Visitare una città come Palermo in un giorno potrebbe sembrare una pazzia, soprattutto se ti ritrovi ad un migliaio di chilometri dalla Sicilia. Questo è ciò che mi sono concesso avendo trovato un volo d’occasione per questa vivace città.
A Palermo ci sono talmente tante cose e così complesse che io posso mostrare soltanto un piccolo aspetto della città. Non posso, in una breve serata, dire tutto su Palermo. Posso soltanto rappresentare le sensazioni che mi hanno colpita, e anche di queste soltanto una minima parte
Palermo è un concentrato di storia, fondata circa 2700 anni fa, ha conosciuto tre età dell’oro relative alle dominazioni cartaginese, araba e normanna.
Le residenze arabo-normanne, la cattedrale e altre chiese, insieme al duomo di Monreale e a quello di Cefalù, sono state inserite nella lista dei patrimoni dell’umanità dall’Unesco.
In un giorno non è possibile visitare tutto questo, ma tra un boccone e l’altro, è possibile perdersi in questa città misteriosa ed inebriante, dal suo fascino fatto di vecchi quartieri e leccornie che si possono assaggiare ad ogni angolo.
Raggiungere Palermo non è difficile e neanche troppo costoso grazie alle varie compagnie aeree low-cost che atterrano nell’isola. L’aereo è il mezzo più facile e veloce per arrivare a Palermo. L’Aeroporto di Palermo è il Falcone Borsellino (Punta Raisi) ed è situato a 35 km a ovest della città. Un servizio navetta che parte ogni mezz’ora, il cui biglietto costa 5,80€, vi porterà in centro.
In questo pazzo giro, vi consiglio come prima tappa, il Teatro Politeama, dove per la cronaca c’è una fermata della navetta.
Questo imponente edificio è un armonioso teatro di stile pompeiano che si trova in piazza Ruggero Settimo, una delle piazze più belle e vivaci della città.
Proseguendo lungo via della Libertà, si raggiunge velocemente il Teatro Massimo. Questo è il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, e uno dei più grandi d’Europa.
Dirigendosi verso Fontana Pretoria, all’intersezione delle due principali vie di Palermo, corso Vittorio Emanuele e via Maqueda, centro simbolico e spaziale della città, è celebrato da quattro palazzi del Settecento decorati da facciate convesse su tre livelli.
A seguire, accerchiati dalla ricca storia di questa città si arriva alla Fontana Pretoria, a pianta ellittica con al centro un puttino versante acqua che rappresenta il genio di Palermo.
In questa visita non deve mancare un salto tra gli animati e chiassosi mercati all’aperto. Il più famoso è sicuramente quello di Ballarò, il mercato arabo più antico, nel cuore del quartiere storico Albergheria. Questo quartiere è, nel corso dei secoli, caduto in disgrazia divenendo un quartiere popolare e difficile, ma non per questo meno affascinante. È infatti un brulicare di vita e fermento culturale, dal fascino unico, che esalta i contrasti culturali. Entrare in Piazza Ballarò o piazza del Carmine vi riempirà di vita. Curiosare tra i banchi di pesce e di frutta e verdura distratti dai richiami dei venditori vi farà vivere il fascino autentico di questa città. Non ci sarà niente di meglio da fare che lasciarsi travolgere da leccornie culinarie tra cui la famosissima panella o il più conclamato cannolo siciliano.
Nell’antico quartiere della Kalsa si apre ai miei occhi piazza Bellini, un luogo che disorienta per la magnificenza dei sui edifici. Tra i resti di antiche mura spiccano le chiese di Santa Maria dell’ammiraglio e San Cataldo.
Nella prima, oltre al campanile risalente al 1100, un mosaico sulla cupola rappresentante un cristo circondato dagli angeli è in contrasto con le antiche iscrizioni in lingua araba che richiamano incessantemente il nome di Allah.
La chiesa di San Cataldo, spoglia al suo interno, oltre a mostrare un fantastico pavimento a mosaico, dona alla città tre cupole rosse che sono divenute un simbolo indiscusso di Palermo.
Proseguendo lungo il percorso, si arriva chiesa di San Giovanni degli Eremiti che, con il suo delizioso chiostro e il suo giardino ottocentesco, creano una vera e propria oasi di pace.
Uno dei luoghi che sicuramente non dovete perdervi è la famosa Cappella Palatina, all’interno del Palazzo dei Normanni. Il palazzo sorge sui resti dei primi insediamenti punici di Palermo, di cui rimangono tracce visibili nei sotterranei.
Una volta terminata la visita vi consiglio di attraversare Cassaro, la via più antica della città, in cui potete ammirare numerosissimi palazzi nobiliari del ‘700 e ‘800.
Attraversata porta nuova, dirigendovi verso il mare, troverete la celebre Cattedrale di Palermo.
Uno spettacolo inaspettato si aprirà ai vostri occhi, uscendo da uno degli stretti vicoli. Rimarrete a bocca aperta davanti al trionfo di merlature, cupole rivestite di maiolica e decorazioni a motivi geometrici.
Se volete una vista della città dall’alto, siete nel posto giusto. Una visita alla cupola della basilica vi permetterà di gustarvi questa città da un punto di vista diverso e sicuramente spettacolare.
A questo punto, di sicuro, non vi avanzerà altro tempo che per rientrare al Teatro Politeama e riprendere la navetta che vi riporterà in aeroporto.