Un paradiso del Mediterraneo: l’Isola di Porquerolles

by Sebastiano
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A due passi dall’Italia, ad ovest della Liguria, si trova uno degli arcipelaghi più salvaguardati  ed intatti dell’intero Mar Mediterraneo.

Questo angolo di paradiso si trova nell’arcipelago delle isole di Hyères.

Per sognare, per scappare lontano e trovarsi vicino, gli uomini spesso devono attraversare il mare

Karen Blixen

Scappare qualche giorno alla ricerca di un paradiso, di un luogo dove poter sognare. Questo desiderio mi ha fatto scoprire l’Isola di Porquerolles.

Quest’isola incontaminata, insieme a quelle di Port-Cros e Le Levant, fa parte delle Isole d’Oro, chiamate così per la grande prosperità dovuta ai monasteri e alla loro industria presenti in passato. Porquerolles è la più estesa e si trova davanti alla penisola di Gens, in Provenza, mentre le altre due sono più orientali e sono situate davanti al litorale di Le Lavandou.

Port-Cros è la più selvaggia e la più incontaminata delle Isole d’Oro. Si percorre a piedi, su tre piccoli sentieri segnalati che dominano il mare e avanzando nel cuore dell’isola guidano alla scoperta delle ricchezze naturali e culturali presenti.

Le Levant è sotto controllo militare per 5 km. Solo una piccola parte, essenzialmente naturista, ad ovest dell‘Isola è aperta al pubblico. Il naturismo è libero ovunque, salvo nei luoghi pubblici, nel porto e nella piazza del villaggio.

Ma veniamo a Porquerolles, la più famosa delle tre isole.

Il villaggio dell’sola, fondato nel 1820, oggi è popolato solo da 200 persone.

A sud presenta una costa scoscesa, dominata da falesie dove si nascondono alcune calette di difficile accesso. A nord, atmosfera caraibica con spiagge di sabbia bianca e acqua turchese. Al centro, invece, sono presenti pianure coltivate dove si estendono le collezioni vegetali del conservatorio botanico.

Purtroppo offre pochissime strutture per pernottare, ma è facilmente raggiungibile dalla terra ferma con un traghetto, dal porto di Giens — La Tour Fondue (gestita da TLV-TVM), e si presta bene anche per essere meta di un’escursione di un giorno.

Inizio col dirvi che qui non esistono auto o altri mezzi motorizzati, non si può fumare e non è permesso portare cani in spiaggia. Regole ferree direte voi? Beh, vi accorgerete che qui è presente un equilibrio inimmaginabile tra uomo e natura.

La prima cosa da fare appena si arriva sull’isola è quella di noleggiare a tempo record una bicicletta.

Queste, infatti, nei periodi di punta delle visite vengono prese d‘assalto dai turisti, quindi un consiglio fondamentale è quello di partire con uno dei primi traghetti (prima delle 9) in per non restare senza.

La prima meta che ho raggiunto in sella alla mia mountain bike si trova ad est, e più precisamente è la spiaggia di Notre Dame. Superata Plage La Courtade, la spiaggia più ampia e frequentata poiché vicina al paese, in circa mezz’ora si raggiunge l’obiettivo.

La vista che si apre dopo una piccola discesa su gradoni di legno è impagabile, acque cristalline e sabbia finissima ed il solo cantare delle cicale. Sembra di essere in un paradiso. La pace che ci circonda è surreale, forse perché sono ancora le dieci del mattino…

Proseguendo lungo il percorso si raggiunge il forte Les Mèdes e dietro questo, la spiaggia di punta Medes.

La strada per arrivare fin qui è impervia e pericolosa per andare in bicicletta. La vista però da qui è magnifica e se siete in cerca di un po’ di pace, sicuramente questo è il posto che fa per voi.

Visitare l’isola come capitato a me in un giorno è praticamente impossibile, ma avendo fatto una selezione dei posti da visitare, mi dirigo nuovamente verso il paese, alla volta di Plage d’Argent.

Procedendo verso ovest rispetto al paese, e da qui, in 20 minuti di bicicletta, si arriva alla spiaggia, l’unica in cui è presente un chiosco dove è possibile acquistare da bere e da mangiare.

Nel resto dell’isola, e più precisamente nella penisola di Langoustier, estrema propaggine occidentale di Porquerolles, è divisa fra la marina militare, zona inaccessibile, e il villaggio naturista di Héliopolis. Il paese comprende in una piazzetta, un ufficio postale, un centro informazioni, un caffé e gli hotel. La costa offre alcune calette e due spiagge, Plage Les Grottes (dove è obbligatorio il naturismo) e Plage de Sable Levant.

Un’altra interessante area sicuramente da non perdere se vi trovate nei dintorni di Porquerolles, è un itinerario di circa 3 ore e mezza, conosciuto come il Sentier du Littoral, sulla penisola di Gens.

La partenza è da Le Madrangue, Avenue René de Knyff, più o meno dall’altezza del Camping Olbia. Qui troverete un parcheggio, che seppur piccolino, Vi darà la speranza di lasciare la macchina e partire dall’inizio del sentiero.

Cercate le indicazioni per la spiaggia, da cui partirà il sentiero, segnato in giallo, che vi porterà alla scoperta della penisola. Ad ogni cartello seguite Plage des Darboussières.

Ad un tratto vi troverete davanti ad una scelta, un bivio, di quelli in cui potete scegliere due strade, una apparentemente semplice, ed un‘altra molto impegnativa… Beh, siate ardui e coraggiosi…

Scegliete la strada più difficile, la scelta Vi verrà ripagata dalla vista dal picco di Rabat.

A questo punto il più sarà fatto e, proseguendo lungo il cammino, ci sarà la possibilità di riposarsi sulla spiaggia di Escampo—Barriou. Ora ignorate il sentiero che sale sulla sinistra e “arrampicatevi” sulle rocce. Averete alla spiaggia Darboussières e seguendo per Pic su Nie, troverete sulla destra una strada in discesa che porta dove ci sono delle case. Seguite il sentiero, anche quando sembra passare attraverso un parcheggio, perché parte del percorso si snoda tra due case, una delle quali è chiamata “Penelope”. Proseguite la discesa verso il piccolo porto di Niel. A questo punto ricomincerà la salita. Ci si allontanerà dalla spiaggia e seguendo per Lotissement du Puits Neuf vi ritroverete su La Route de la Madrague, che passando davanti al porto, vi ricondurrà verso il parcheggio.

Sicuramente il sentiero, seppur faticoso, riesce a regalare delle belle emozioni, in particolare delle viste pazzesche sulle scogliere che cadono a picco nel mare. Dopo questa faticata non resta che riposarsi su una delle spiagge lungo la lingua che collega la penisola di Gents a Hyeres e fare una cena a base di cozze alla Roquefort in uno dei ristoranti della città di Hyères.

Di questa avventura rimane di sicuro quel senso di unione con la natura, che un viaggio seppur così vicino alle città frenetiche e modaiole come Cannes e Saint Tropez, riesce a dare. D’altra parte Porquerolles e le Isole d’oro sono uno dei posti più salvaguardati dell’intero Mediterraneo e d’Europa.

Vi consiglio perciò di farci un giro, se volete staccare dalla frenesia e riconciliarvi con madre natura.

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